Ubicazione
Napoli
Committente
Bagnoli Futura S.p.A di T.U.
Cronologia
2009
Attività
Progetto definitivo
Importo lavori
€ 10.625.000,00













Il progetto riguarda l'inserimento di attrezzature sportive per il nuoto e la scherma nell'area della ex Centrale Termica dello stabilimento Ilva di Bagnoli. Durante la seconda guerra mondiale la Centrale Termica subì bombardamenti e notevoli danneggiamenti e, ad oggi, di questo edificio ne persiste solo una parte. Nell'immediato secondo dopoguerra fu ricostruito una parte del corpo aggiunto sul fronte Sud - lato Ovest - con strutture portanti in cemento armato a vista. Pur avendo subito nel corso degli anni numerose modificazioni, ricostruzioni ed ampliamenti, per adattarsi alle esigenze di funzionamento dello stabilimento siderurgico, l'edificio custodisce parte del capannone originario.
I criteri progettuali sono stati delineati in stretta relazione con i caratteri paesaggistici del territorio. La geometria e la partitura di tutti gli elementi dell'immobile, tanto per le parti da recuperare quanto per i nuovi volumi, sono state pensate in relazione a criteri e metodi della progettazione filologica ma anche con l'idea di rispondere alle numerose necessità funzionali e tecniche. Il progetto enfatizza i caratteri della Centrale Termica e si propone di esaltare il paesaggio. Di notevole interesse architettonico e storico è da considerarsi la struttura metallica, paradigma della stessa di struttura. In essa risiede uno dei preminenti valori di irrinunciabile testimonianza e la capacità di rappresentare il proprio tempo.
La consistenza attuale del manufatto, rispetto alla sua origine e ancora più alle sue numerose espansioni nel corso dei decenni, è rapportabile a quella di un significativo frammento archeologico, supporto di una storia ricostruibile e appassionante. Si può dire che il suo maggiore valore risiede proprio nell'intensità di testimonianza documentale affidato all'esposizione del suo scheletro ed alle mappe degli innumerevoli segni incisi sulla carcassa.
L'insieme dei messaggi che ci offre il suo esame autoptico possono riprendere ad emettere segnali se vengono reintrodotti all'interno di un circuito di nuovi significati contemporanei.
Per far questo non possono essere percorse strade che portino alla riproposizione di soluzioni interpretative e ricostruttive (per esempio la parete ovest completamente mancante), attraverso operazioni di restauro creativo che non renderebbero giustizia né alla scientificità delle azioni di restauro, né al risultato figurativo finale
CREDITS
Responsabile progetto Claudio Rossi Coordinamento Luigi Marano Architettura Claudio Rossi - Vincenza Di Biase Strutture Beatrice Faggiano - Luigi Fiorino - Matteo Esposto Impianti tecnologici Roberto Bellucci Sessa - ITACA s.p.a. Impianti fognari Angelo Morlando Sicurezza e antincendio Dario De Santis