Ubicazione

Napoli

Committente

Ente Autonomo Mostra d'Oltremare

Cronologia

Esecuzione:1993 - 1996

Attività

Progetto esecutivo e Direzione lavori

Importo lavori

1° lotto - € 7.198.070,00
2° lotto - € 3.098.867,00
3° lotto - € 4.007.103,00

La Piscina Olimpionica della Mostra d'Oltremare fu realizzata nel 1939, su progetto del Prof. Arch. Carlo Cocchia, come parte integrante del complesso a cui appartiene anche l'edificio denominato Ristorante. L'architettura del corpo di fabbrica principale si caratterizzava per il rapporto visuale con gli elementi esterni. Dal punto di vista funzionale, il complesso fu strutturato per ospitare organismi che potessero essere soggetti ad una gestione autonoma:i due ristoranti, il bar, la piscina erano dotati, infatti, di ingressi indipendenti.
L'impianto natatorio ha ospitato importanti manifestazioni sportive tra cui le Olimpiadi del '60 ed i Giochi del Mediterraneo.
Nel 1996 fu dato incarico alla P.S.E.- ing. Claudio Rossi- di elaborare un progetto di recupero e adeguamento funzionale dell'intero complesso che prevedesse anche la copertura della piscina per garantirne un utilizzo dodici mesi all'anno. Dopo lunghe vicissitudini, legate al contraddittorio atteggiamento della locale Soprintendenza ai BB.AA.AA., il progetto ha subito numerose e sostanziali modifiche fino all'ultima e definitiva stesura che abbandona l'idea della copertura. La nuova soluzione prevede la realizzazione di una seconda vasca interrata con funzione di pre-riscaldamento in occasione delle manifestazioni internazionali estive, e per lo svolgimento della normale attività natatoria nei restanti mesi.
Il complesso, pertanto, è costituito da due vasche, una olimpionica scoperta da m. 21,00 x 50,00 dotata di fossa per i tuffi con trampolini da 3 e 5 m. e piattaforma da 10 m.; l'altra interrata da m. 12,50 x 21,00. Gli spogliatoi per gli atleti e gli istruttori, dimensionati per una affluenza massima di 525 bagnanti, trovano alloggio al piano interrato. L'ingresso del pubblico avviene dal corpo di fabbrica retrostante il "castello dei tuffi" attraverso due scale che accedono alle tribune est ed ovest. L'impianto può ospitare circa 2.000 spettatori.
In prosecuzione dei locali a servizio dell'impianto natatorio è prevista la realizzazione di un Centro Fitness - Beauty Farm con palestra, sauna, bagno turco e centro benessere. Superiormente agli ambienti interrati è prevista la realizzazione di un ampio solarium a servizio della vasca scoperta per la balneazione estiva. Due ampi patii danno luce, aria e accesso ai suddetti locali; tre "camini di sole" illuminano zenitalmente la vasca coperta.
I materiali ed i colori impiegati all'esterno, scelti nell'ottica di un rigoroso intervento di restauro filologico, sono travertino per le gradinate, tufo per le pavimentazioni nel verde, intonaco bianco per le pareti.
All'interno, nelle zone aperte agli spettatori, i materiali, per omogeneità, sono analoghi a quelli utilizzati per gli esterni (travertino, acciaio inox, bianco); nelle zone "atleti" i colori sono stati scelti secondo un piano colori studiato in modo da consentire una percezione visiva delle funzioni; i materiali per pavimenti e rivestimenti sono gres ad estrusione della bukthal, balaustre e corrimani in acciao inox, porte in acciaio inox e vetri o stratificato melaminico a spessore, pareti divisorie per w.c. e docce in acciaio inox e stratificato melaminico.

 

CREDITS
Coordinamento Claudio Rossi Progettazione architettonica PCA int. s.r.l., Claudio Rossi Strutture Francesco Paolo Russo Impianti ITACA S.p.A Impresa De Sanctis Costruzioni S.p.A Direzione lavori Claudio Rossi